Premessa: questo studio vuol essere soprattutto una profonda e circostanziata riflessione che coinvolge due scienze, all’apparenza lontane: la Metafisica e la Biologia. Con metodiche ed approcci diversi vorrei descrivere una mia particolare visione circa i virus in genere e principalmente il famigerato SARS-CoV-2 che causa il Covid19.
Per questa ricerca non mi avvalgo di microscopi atomici o altre diavolerie futuristiche per scoprire, nel “micro cosmo” cellulare, qualche elemento che possa aiutare ad individuare la vera causa visibile, misurabile e ponderabile e che possa magari meglio giustificare l’estrema virulenza di una nano-particella “non vivente” come il nostro Sars CoV2.
Non è una ricerca destinata a scoprire qualche elemento o prodotto farmacologico per “uccidere” e debellare per sempre questo nano-frammento di codice genetico non vivente che entra, con estrema facilità, nel nostro corpo. Vorrei dare una risposta ai tanti dubbi su come riesca, questa nanoparticella, a trasferirsi così rapidamente da oriente ad occidente, in una manciata di giorni, “infettando” pesantemente milioni di persone in poco tempo; persino il vecchietto che vive in una fattoria in mezzo alle montagne, lontano dagli schiamazzi e la mescolanza di persone delle grandi città. Rifiuto di credere che possa essere solo la gocciolina di saliva che viene sparsa qualche spanna intorno a noi, quando si starnuta o si tossisce. Del resto questo è un problema che sarà chiaro fra un po’ di anni quando le menti saranno aperte. Per ora mi avvalgo della Metafisica, Scienza sottile che si collega in realtà a tutte le Scienze classiche, da quella Medica a quella Psicologica fino a quella Antropologica.
Spiego, a chi non la conoscesse bene, di cosa si tratta.
La Metafisica è quella parte delle scienze filosofiche che, andando oltre gli elementi contingenti dell’esperienza sensibile, si occupa degli aspetti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile.
Essa mira allo studio degli enti “in quanto tali” nella loro interezza, a differenza delle scienze particolari che, generalmente, si occupano delle loro singole determinazioni empiriche, secondo punti di vista e metodologie specifiche. Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali dei fenomeni, la Metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera “eterno, stabile, necessario, assoluto”, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell’essere. In quest’ottica, i rapporti tra Metafisica e Ontologia sono molto stretti tanto che, sin dall’antichità, si è soliti racchiudere il senso della Metafisica nell’incessante ricerca di una risposta alle domande più misteriose, del perché dell’esistenza ed il perché della sofferenza. Nell’ambito della ricerca Metafisica appartengono problemi quali la questione dell’esistenza di un Dio, dell’immortalità dell’anima, dell’origine e il senso del cosmo, del perché della malattia e della sofferenza nonché la questione dell’eventuale relazione fra la trascendenza dell’Essere e l’immanenza degli enti materiali.
Sin dalle origini la metafisica è stata sostanzialmente identificata con l’”Episteme”, termine greco che oggi traduciamo con Scienza. Per Platone la Metafisica riguardava un tipo di riflessione umana che precede la speculazione scientifica stessa, tenendo egli in scarsa considerazione la ricerca materiale in quanto “volgare” e inessenziale, mirando piuttosto a cercare di vedere il senso dell’invisibile.
La Metafisica, quindi, nasceva come pretesa di fondamento “scientifico” di tutte le scienze particolari. Anche Aristotele, nel suo itinerario filosofico, andò sempre più rivalutando il ruolo della Metafisica, attribuendole (kantianamente) una funzione di stimolo al progresso della scienza stessa.
Tutte le teorie scientifiche e non, partono, secondo il filosofo austriaco Popper, da assunti metafisici: non scaturiscono cioè da procedimenti induttivi originati dalla sperimentazione della realtà, ma nascono da processi mentali intuitivi espressi in forma deduttiva. Il controllo empirico (es: laboratorio), che per Popper resta comunque fondamentale, ha valore non in quanto conferma la teoria, ma viceversa per la possibilità di smentirla. La sperimentazione meccanicista svolge dunque una funzione importante, ma unicamente negativa: non costruisce, bensì demolisce.
Il compito di costruire è affidato invece al pensiero, all’immaginazione, ovvero alla metafisica. Popper giunse a queste conclusioni soprattutto dopo essere stato impressionato dalla formulazione della teoria della relatività da parte di Albert Einstein: Egli l’aveva elaborata non a seguito di esperimenti pratici e scientifici, ma sulla base di calcoli fatti unicamente a tavolino, dando corpo alla sua immaginazione e creatività; calcoli che, successivamente, non furono smentiti dagli eventi.
Per questo, nella mia ricerca non troverete dati calcolati, pesati e misurati ma solo analisi provenienti dalle mie osservazioni metafisiche che, sono certo, fra qualche anno porteranno a scoperte inaspettate.
Vi lascio, ora, alla lettura del mio libro “Virus Alieno” Ed. Madaat in vendita su AMAZON e nelle migliori librerie.
Addentratevi quindi, ancor di più, nell’argomento coinvolgendo un’altra scienza: La Biologia, osservandola con una profonda visione metafisica oltre che metaforica.
I Virus sono realmente esseri viventi, temibili e pericolosi o sono messaggeri sottili della Natura?
Concludo con questa riflessione:
Bisogna subito restituirle a Madre Natura la “Corona” di Regina che le spetta, aprendo a lei ed a tutta l’umanità il nostro “Cuore”. Basta esperimenti genetici, esperimenti pericolosissimi per future guerre batteriologiche, basta inquinamento dell’aria e dell’acqua, basta esperimenti nucleari, basta devastare le foreste, basta disumanità, traffici di donne e uomini e traffici di organi umani, basta mantenere la popolazione nell’ignoranza, basta lucrare sulle malattie umane per vendere farmaci pericolosi più delle malattie che vorrebbero curare; torniamo al Sacro ed alla natura, prima che il mondo come lo conosciamo scompaia per sempre, sviluppando comprensione e compassione.
Non casualmente la Kabbalah ebraica ci svela per l’anno 2020:
Anno 20 20, anno del “CUORE” e della “CORONA”
Vi farà piacerà sapere che a livello energetico la Kaf (lettera ebraica) è associata al Cuore (è la lettera centrale tra le sette doppie del Libro della Formazione), ed associata anche alla Corona (è la stessa iniziale di Keter). Da sempre uno dei traguardi più desiderabili della nostra evoluzione spirituale è elevare il cuore fino alla cima della testa (chakra della Corona), e viceversa, di far scendere le squisite percezioni di trascendenza dal centro della corona fino al centro del cuore. È l’anno giusto per avanzare in questo progetto.
Le due Kaf ed i due 20, sono una incollata all’altra…facile comprendere il perchè.
BUONA LETTURA del mio Libro.